CAMPOBELLO DI MAZARA CANI SEVIZIATI AVVELENATI IL SINDACO TACE

Continuano gli avvelenamenti, in contrada Erbe Bianche la zona è tutta cosparsa di veleno, a 
Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, in Sicilia, piccolo paesino di appena 11.800 abitanti, tristemente noto per il randagismo, abbandoni, tantissimi casi di avvelenamento, sevizie e crudeltà di vario tipo di cui sono vittime gli animali, anche cani bruciati vivi. Per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente ricordare il caso di Nuvola, una cagnolina, sterilizzata e microcippata dal comune, seviziata e violentata sessualmente per giorni, oppure di Spinone un cagnolone dolcissimo che sostava sempre sotto una statua di Padre Pio, anche lui seviziato e impiccato in zona Erbe Bianche. Proprio in questa zona e non solo, continuano e perpetrarsi efferate crudeltà a discapito di poveri animali, anche il cane di un turista che trascorreva le vacanze a Trefontane, frazione balneare del paese, è stato rubato e impiccato allo stesso albero come Spinone. Tre giorni fa è toccato ad un piccolo cagnolino, trovato ansimante da una volontaria che si è apprestata a portarlo in clinica, dove purtroppo è deceduto, aveva ingerito polpette avvelenate, sicuramente non è stata l'unica vittima, dato l'enorme intensità di randagi, ma da quelle parti è usuale, se non vanno a morire distante, di fare scomparire le carcasse in modo da non lasciare tracce. In tanti si chiedono come mai il sindaco non prenda nessun tipo di provvedimento in merito, eppure non sarebbe difficile piazzare delle telecamere nelle zone più a rischio, fare un censimento dei cani padronali, obbligandoli al microcip e alla sterilizzazione, aprire un rifugio sanitario Per la morte del cagnolino avvelenato tre giorni fa il sindaco Giuseppe Castiglione ha volutamente sorvolato sull'accaduto concentrandosi su altro, come quello di pubblicare lo stesso giorno un comunicato stampa per quanto riguardava l'organizzazione estiva di feste e eventi. Ma non è la prima volta che reagisce in questo modo, anche la scorsa estate, nonostante diversi avvelenamenti presenziava a feste di paese, organizzate dal comune, non spendendo nemmeno due parole di sensibilizzazione nei confronti dei suoi incivili e crudeli concittadini (ovvio non tutti, ma dato gli innumerevoli avvelenamenti, sono in tanti ad agire e non uno solo) Ci sarebbe tanto da dire ma ci limitiamo a poche parole, sono tutti da condannare, in primis i cittadini che si macchiano del sangue di povere anime innocenti e poi l'amministrazione comunale capeggiata dal sindaco Giuseppe Castiglione. 

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